A NOI CHE PIACCIONO I VINI BUONI - IL CANAVESE CHE NON MI ASPETTAVO - TENUTA FONTECUORE
- Antonio Dacomo
- 20 nov 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 dic 2020
Veramente non mi aspettavo di assaggiare dei vini così particolari e interessanti nel Canavese. Conosco alcuni produttori di Erbaluce che fanno delle cose ottime, ma molto spesso mi capita invece di assaggiare dei “Caluso” anonimi e noiosi.
Maria Luisa Monticelli e Stefano Desderi vengono spesso a pranzo al Bicchierdivino, quasi per scherzo siamo diventati amici, e ho scoperto che sono produttori di vini Canavesani. Dopo un pò di tempo, ecco l'assaggio del loro Erbaluce Andromeda, e trovandolo di forte personalità, consistente e denso: me ne sono innamorato e l’ho messo subito in carta.

Finalmente dopo parecchio tempo siamo riusciti a ritagliarci un pomeriggio per una gita a San Giorgio Canavese per visitare la Tenuta Fontecuore. Risaliamo la strada di Misobolo, famosa zona per l’Erbaluce, e ci troviamo in questa tenuta, nonché dimora storica risalente al medioevo, un cascinale splendidamente conservato – bellissima la meridiana planetaria sulla facciata –, che ospita da un decennio la tenuta Fontecuore. Comprende vigneti e cantina, fattoria didattica e parco delle biodiversità. Davvero un bel progetto quello realizzato dalla coppia, tutti e due provenienti da altri settori (lei psicologa e lui ex-dirigente d’azienda) ma che sono stati conquistati dalla bellezza di questo territorio. E i loro vini rispecchiano la passione che ci sta dietro.
Le vigne si estendono su una parte di territorio morenico nei Comuni di San Giorgio, Cuceglio, Vialfrè e Torre Canavese, per un totale di 16 ettari coltivati a pascolo, bosco, frutteto e vite (vitigni Erbaluce, Nebbiolo, Barbera, Freisa, Bonarda e il raro Neretto di San Giorgio). Le vigne e la cantina sono gestite direttamente da Stefano in maniera strettamente biologica certificata e parlando con lui traspare tutta la passione che ha per questa sua nuova avventura.
Nella splendida cornice di questa dimora d’altri tempi, veramente accogliente, abbiamo degustato un millesimato da Erbaluce il Cassiopea, una lunga permanenza sui lieviti ne fa una bollicina molto interessante,: fine, elegante, fresco ha una struttura solida che permette di berlo a tutto pasto dagli antipasti ai risotti, dalle paste alle carni bianche e al pesce.
Ero molto curioso di assaggiare il Crateri, un Erbaluce più ricco, leggermente macerato e affinato in legno non nuovo. E qui, pur non amando i vini macerati, devo dire che Stefano è riuscito ad emozionarmi, sentori vanigliati di frutta secca e marzapane, ricco di corpo e suadente, peccato “pelo nell’uovo” della mancanza di più morbidezza, per arrivare ad un vino stratosferico, ma questo è un mio giudizio.
Unico vino rosso degustato il Nebbiolo. Devo dire che se me lo avessero fatto assaggiare alla cieca non avrei mai indovinato sulla provenienza canavesana, forse un Roero o un buon Nebbiolo d’Alba. Senza dubbio gli amici di Fontecuore potrebbero spacciarlo per Carema.
Ultimo vino, il Passito, buonissimo e ricco come solo alcuni Caluso passiti che ho assaggiato nel tempo, con il cruccio che questo splendido vino non sia valorizzato nel mondo come dovrebbe.

Ci siamo ripromessi di tornare in questo bellissimo posto fuori dal mondo, per assaggiare il resto dei vini da questi ospitalissimi amici Maria Luisa e Stefano. Ci aspettano le altre bollicine, soprattutto quella rosé, il Principe da uve merlot, l’Etichetta Oro e quel vino da vitigno sconosciuto, La Misteriosa, che mi hanno tanto decantato.
L’Erbaluce Andromeda, che conoscevo già, mi sorprende sempre per la sua ricchezza di estratto, piacevolmente polposo e ricco di frutta matura, effettivamente fuori dalle righe.
I nostri amici raccolgono i grappoli migliori, attendendo la loro piena maturazione, li lavorano delicatamente, per ottenere solo il "fiore" del mosto. La fermentazione avviene in acciaio, lentamente, con temperature intorno ai 18°C, ed il vino rimane in contatto con il lieviti fin oltre l'estate successiva. Durante questo affinamento la spigolosità innata dell'Erbaluce si amalgama alla morbidezza che i lieviti indigeni presenti sulle bucce dell'uva, conferiscono, per arrivare ad un equilibrio che durerà nel tempo. In seguito non si effettua il micro-filtraggio e il vino viene imbottigliato con presenza del lievito madre di fermentazione.
Ne risulta un vino giallo paglierino carico e brillante con sentori, all'olfatto, molto piacevoli di fiori d'acacia e biancospino. In un secondo tempo si riscontrano note fruttate di mela, pesca bianca e pera, note di nocciola, mandorla sbucciata. Con l’affinamento, si percepiranno di sicuro in modo crescente sfumature minerali.
In bocca è secco e morbido, gradevolmente fresco, sapido con rimandi freschi e un finale persistente. Da notare la raffinatezza gusto-olfattiva che lo caratterizzano. Vino di grande personalità.
VISITATO A OTTOBRE 2020

TENUTA FONTECUORE
Str. per Misobolo, 11, 10090 San Giorgio Canavese TO Telefono: 0124 32364
visitatoali.
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